Mainboard all-in-one (tutto-in-uno): in cui alcune parti che normalmente si trovano sulle schede figlie vengono integrate nella mainboard stessa, come ad esempio scheda video, scheda audio, scheda di rete, ecc. In genere le all-in-one non hanno o hanno pochissimi slot di espansione; si tratta di una soluzione economica per il produttore, ma che impedisce all'utente di effettuare ogni upgrades e modifica al sistema
Mainboard a backplane passivo: nel caso piú stretto si tratta di schede madri che contengono solo gli slot del bus ed un minimo di componenti; in questa configurazione la CPU è contenuta in una scheda figlia. Sono previste per uso industriale, dove la necessitá di effettuare sostituzioni senza smontare tutto il sistema è prioritaria rispetto all'elevato costo del complesso.
Mainboard senza CPU: sono simili alle precedenti, ma il costruttore, vista la veloce obsolescenza delle CPU, ha pensato di posizionare la CPU stessa su una scheda speciale, che puó essere cambiata rapidamente per un facile upgrade. La soluzione, che a prima vista parrebbe interessante, si è dimostrata all'atto pratico assolutamente svantaggiosa perché le schede di CPU non sono standard. (ogni costruttore ha un suo differente progetto) e quindi risultano difficili da trovare ed estremamente costose.
SCHEDE MADRI DUAL PROCESSOR
Per ottenere prestazioni maggiori, alcuni sistemi operativi, come ad es. NT, alcune versioni di UNIX, ecc..., possono operare con piú di una CPU, che lavorano in parallelo dividendosi il carico delle istruzioni. Si possono realizzare sistemi con 2, 4 o piú CPU; il vantaggio dipende comunque dal sistema operativo usato.
Inoltre sulle schede madri dual processor è possibile istallare anche solo un processore; il sistema operativo multiprocessore infatti,in fase di installazione, determinerà il numero dei processori installati e costruirà la kernel opportuna. In un secondo tempo sará poi possibile installare altre CPU, adeguando eventualmente il sistema operativo.
Intel consiglia di scegliere CPU contraddistinte dalla sigla dello steso step produttivo; questo evita che differenze introdotte durante momenti diversi della produzione vengano a creare conflitti nelle operazioni in parallelo. E' necessario altresì verificare che le CPU scelte siano in grado di operare in modo multiprocessore.
E' possibile che sia necessario installare un terminatore nello slot delle CPU non usate. Questo è richiesto generalmente dalle schede Slot 1 e Slot 2, con processori a frequenza elevata (600MHz o più) ed è dovuto alla necessità di equilibrare i parametri fisici del circuito, progettato per lavorare con il carico di due o più processori. I terminatori sono componenti standard e sono messi a disposizione dai costruttori delle schede madri.
Avvertenza: l'impiego di una coppia, o piú, di processori NON migliora minimamente le prestazioni del PC se non viene utilizzato un Sistema Operativo adeguato. Ad esempio,in DOS o Windows95, la presenza di piú processori é assolutamente superflua, in quanto il S.O. non é in grado di gestirli. Il vantaggio si realizza con l' adozione di sistemi operativi multi task, in cui il carico della molteplicità delle task concorrenti viene suddiviso sui diversi processori per essere elaborato in parallelo.
Anche le schede madri devono attenersi a degli standard di costruzione per cercare di renderle il più compatibile possibile. Tali standard vengono chiamati
formati e sono AT, ATX e LPX.. Ogni scheda madre inoltre, deve disporre di un collegamento al ciruito
controller che svolge le funzioni di gestione e verifica della periferica a lui assegnata.
